PREMESSA

Le storie di tutte le famiglie sono importanti, ognuna con il proprio bagaglio di esperienze belle e brutte che  vale la pena  ricordare perché contribuiscono a unire le varie generazioni.

A me è sempre piaciuto ascoltare i nonni quando raccontavano aneddoti accaduti nei tempi passati. Essendo la più grande ho avuto questo privilegio. I miei fratelli non hanno avuto la mia fortuna ed è soprattutto per loro che ho pensato di aggiungere questa pagina al mio sito.

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 LA STORIA

Nonno Gustavo è il padre di Mauro, futuro papy.

Nasce a Procida l'1 aprile 1911 da Giuseppe Di Stefano e Rosa Varvesi entrambi siciliani di Messina; si trasferirono nell'isola napoletana in seguito al terremoto che devastò la loro città e provocò la morte di metà della popolazione messinese tra cui anche un loro figlio. Una delle più grandi catastrofi del XX secolo che avvenne il 28 dicembre 1908 e che durò ben 37 secondi provocando anche un maremoto che contribuì a uccidere anche un terzo degli abitanti di Reggio Calabria.

Gustavo si trasferisce in Eritrea quando l'Agip, azienda per la quale lavora lo destina in quel paese.

Durante la seconda Guerra d''Etiopia, cominciata il 3 ottobre 1935 e terminata sette mesi dopo con la cosiddetta Proclamazione dell'Impero avvenuta il 9 maggio 1936, il nostro viene richiamato alle armi. Quando a gennaio del 1940 sposa la nonna è ancora in divisa a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

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 La nonna Grazia nasce a Savona da Giovanni Battista Tarò detto Baciccia originario di Lesegno in provincia di Cuneo  e  da Eugenia Garbarino genovese purosangue.

Conosciamo anche i nomi dei suoi nonni da parte di padre grazie ad una cartolina postale fatta fare in occasione del loro 50° Anniversario di Matrimonio; vi si legge sul retro: 

"27 aprile 1873 - 27 aprile 1923

Sebastiano Tarò e Tomasina Strexino - Tarò

a ricordo  del loro cinquantesimo anno di matrimonio

con fede ed affetto immutati"

 Grazie al bisnonno Baciccia possiamo risalire all'anno di nascita dei suoi genitori: Sebastiano nel 1844 e Tomasina nel 1854.

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Nella foto sottostante la bisnonna Eugenia ritratta il 12 dicembre 1918 a 22 anni.

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Eugenia e Baciccia si trasferiscono da Savona, loro città d'adozione, a Genova per lavorare nella fabbrica di damigiane di loro proprietà. Gli affari vanno bene, tanto che l'azienda occupa il piano terra di un intero isolato e comprende anche un forno. Purtroppo in seguito ad un incendio perdono tutto...

E' a questo punto che Baciccia decide di partire per Asmara: un suo amico, tale "zio Patti" da anni residente laggiù gli propone l'Eritrea come luogo per ricominciare. Negli ultimi mesi del 1933 il nostro bisnonno parte per quella terra lontana.

Poco dopo, erano i primi mesi del 1934, Eugenia e le figlie Liliana e Maria Grazia lo raggiungono. 

- Dopo un'attenta e lunga ricerca ho potuto appurare che presumibilmente partirono da uno dei moli "Etiopia" o "Eritrea"  situati nella parte nuova del porto di Genova nel bacino di Sampierdarena; i piroscafi adibiti al trasporto non solo di merci ma anche di passeggeri erano solo due: il "Goggiam" e l'"Ogaden"  della compagnia Ignazio Messina. -

Baciccia ha affittato un locale in Piazza Roma nel centro di Asmara ed ha aperto una cartoleria.

E con questa nuova attività comincia la parentesi africana della famiglia Tarò.


Piazza Roma con il retro del palazzo della Posta

Sempre Piazza Roma: nella palazzina bassa c'era la cartoleria del bisnonno

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Lasciamo i bisnonni paterni al loro lavoro nella nuova città così lontana dalle loro radici per occuparci del lato materno della famiglia.

I genitori di Giovanna, la nostra futura mamma, sono tutti e due calabresi di Reggio Calabria.

Natale Lenza è il padre di Giovanna; conosciamo i nomi dei suoi genitori: Giovanni Battista Lenza e Santa Orfeo che perirono nel già citato terremoto di Messina. Natale nasce a Reggio Calabria il  28 dicembre 1907 e rimasto orfano dopo pochi mesi, viene cresciuto dalla famiglia dello zio Giuseppe, fratello di Santa.

Nel 1935 viene mandato in Eritrea per partecipare alla Seconda Guerra Italo-Etiopica che si concluderà il 9 maggio 1936 con l'entrata in Addis Abeba del Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio e l'abbandono della capitale da parte del Negus Hailè Sellasiè che raggiunge in treno Gibuti e da lì Londra dove rimarrà in esilio.

Finita la guerra decide di rimanere nella neonata Colonia Italiana lavorando come muratore.


 Natale negli anni prima della partenza per l'Africa

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Angela, all'anagrafe Angiola Orfeo nasce a Reggio Calabria il 9 febbraio 1913. 

I suoi genitori sono Giuseppe Orfeo e Marianna Belfiore ritratti nella foto sottostante.

 La nonna Angela

FINALMENTE  HO TROVATO IL TEMPO DI PROSEGUIRE CON LA STORIA DI NONNA! ANCORA QUALCHE VERIFICA E AGGIUNGO IL TESTO CHE HO SCRITTO...

 

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